L’ultima intervista, il nuovo libro di Eshkol Nevo
Invito alla presentazione del più recente bestseller dell’autore israeliano Eshkol Nevo. L’autore incontra i lettori lunedì 21 ottobre ore 18:30 La Feltrinelli Piazza Duomo Milano
Un tempo mi alzavo felice e oggi mi alzo triste. Così comincia questo struggente e feroce romanzo in cui uno scrittore mette a nudo il suo cuore. Sulla scia di grandi autori quali Nabokov e Roth, l’acclamato autore Eshkol Nevo nel suo nuovo romanzo L’ultima Intervista (Neri Pozza), ci mostra come la vita stessa di uno scrittore possa diventare autentica letteratura. E’ un’intima confessione e, al contempo, un romanzo sorprendente, audace e assolutamente avvincente. Interviene Malcolm Pagani.
Lo scrittore Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme nel 1971 ed è il nipote di uno dei padri della patria di Israele, Levi Eshkol, che fu il terzo Primo Ministro del Paese dal 1963 al 1969. Eshkol è cresciuto tra Gerusalemme ed Haifa e Detroit negli Stati Uniti. Dopo aver studiato Psicologia lavora come pubblicitario ma dopo qualche anno si dedica alla scrittura e all’insegnamento. Considerato allievo di Amos Oz ha scritto libri molto intensi a partire dal primo Nostalgia del 2006 , a cui hanno fatto seguito La simmetria dei desideri (2010) , Neuland (2012), Soli e perduti (2015). Nel 2017 ha pubblicato Tre piani , romanzo in cui riemergono gli studi di psicologia di Nevo: racconta infatti le vicende degli abitanti di una palazzina di tre piani che rispecchiano in realtà la dimensioni della psiche secondo la tesi freudiana Es, Ego e Super Ego. Da questo libro Nanni Moretti sta girando un film con Margherita Buy che sarà nelle sale nel 2020.
Nel 2018 ho avuto la fortuna di partecipare ad un incontro a Milano con Eshkol Nevo presso la Fondazione del Corriere della Sera. In quella occasione è stato citato e commentato un bellissimo racconto di Nevo che era stato pubblicato sulla Lettura il 25 giugno 2017, dal titolo L’abbraccio silenzioso. Il racconto parla di uno scrittore (chiaramente di sinistra) che viene invitato a parlare in un insediamento di ebrei (non chiaramente ortodossi). Alla fine dell’incontro, a causa del blocco della strada per un allarme terroristico, è costretto a trattenersi a dormire lì a casa di Iris, la bibliotecaria. Lei è vedova con tre figli, il marito pugnalato al petto a 34 anni. Nel buio della notte notte un corpo solitario scivola accanto allo scrittore e si scioglie in una stretta di calore , ma non era il corpo di Iris , era più piccolo. Era il corpo di di suo figlio Nimrod, orfano del padre pugnalato due anni prima da quelle parti, sulle colline della Samaria.